Dispersione scolastica è il fenomeno che porta bambine e bambini in età di obbligo scolastico ad abbandonare la scuola ed interrompere gli studi. È un problema che concerne ambiti diversi e che non si potrà mai risolvere con interventi esclusivi del settore scolastico. I Comune può contribuire in maniera forte ed efficace nella lotta all'abbandono ed alla dispersione scolastica. È infatti il Comune a conoscere le reali condizioni di disagio dei bambini e dei loro nuclei familiari. È pertanto fondamentale che il Comune metta in campo progetti ed azioni volte a fermare la dispersione scolastica e a consentire a tutte le bambine e i bambini di frequentare e completare gli studi. Il primo tra tutti è quello di chiedere attraverso tutti i canali istituzionali, che sia prevista una deroga all'accorpamento delle scuole con meno di 600 alunni, proprio perchè la dispersione che causa essa stessa la diminuzione del numero di alunni nella scuola non può essere combattuta chiudendo l'istituto o accorpandolo con un altro, decapitandolo della struttura organizzativa e dirigenziale. Paradossalmente ciò aumenterebbe ulteriormente la dispersione scolastica, poiché la mancanza di un presidio scuola all'interno dei quartieri maggiormente disagiati costituirebbe un altro ostacolo alla frequenza scolastica dei figli dei residenti.
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